La Storia di Lamborghini: dall'arrivo di Audi a oggi - Test Driver (2024)

Eccoci finalmente giunti all’ultimo di una serie di articoli che ripercorrono la storia di Lamborghini, dalla fondazione ad oggi. Abbiamo visto come dall’idea di un visionario di nome Ferruccio Lamborghini sia nata una delle società automobilistiche più importanti del panorama nazionale e globale. Quali sono state le grandi icone del passato, che hanno saputo mantenere alto il nome del Toro nonostante i 27 anni altalenanti che si sono susseguiti all’abbandono di Ferruccio. Un nuovo capitolo della storia di Lamborghini ha inizio nel 1998, quando Audi acquisì la società di Sant’Agata Bolognese.

Prima di andare avanti, se ti sei perso i primi quattro articoli li trovi di seguito. La Storia di Lamborghini:

• Dalle origini ai primi successi;
• Il successo del Miura;
• Com’è nata l’iconica Countach;
• L’addio di Ferruccio e gli anni di difficoltà.

La prima Lamborghini sotto la gestione Audi

La nuova gestione si stava preparando a realizzare l’erede della Diablo. Per evitare di restare ancora qualche anno senza produrre nulla di nuovo, però, decisero di realizzare una nuova versione della Diablo stessa. Il design della nuova versione venne affidato a Luc Donckerwolcke, che ebbe l’arduo compito di tracciare le linee future del brand Lamborghini sotto la nuova gestione tedesca. Nel 2000 venne presentata la Diablo VT 6.0, con un importante sviluppo del design originale di Marcello Gandini. La VT 6.0 presentava due grandi prese d’aria integrate nel paraurti anteriore, cerchi in lega da 18” dal design innovativo che voleva però richiamare il design a 5 fori della Countach LP400 S. Il motore V12 da 6.0 litri riusciva ad erogare una potenza massima di 550 CV ed una coppia di 620 Nm.

La sigla VT stava ad indicare la trazione integrale, che era ottenuta grazie all’utilizzo di un giunto viscoso. Per questa VT 6.0 c’è stato un uso massiccio della fibra di carbonio, che la si può notare aprendo il cofano motore e nell’abitacolo, dove è stata usata per il tunnel centrale. Rimase in produzione solo per un anno, durante il quale vennero realizzate diverse centinaia di unità e lasciando poi spazio alla sua erede, l’auto che avrebbe dimostrato le capacità della nuova gestione.

Lamborghini Murcielago: la nuova era ha inizio

Al salone di Francoforte del 2001 Lamborghini era nel mirino della stampa e del pubblico. Mancava poco alla presentazione della prima auto realizzata per intero sotto la nuova gestione di Audi. Ecco che finalmente vengono tolti i veli e viene presentata una della auto più iconiche della casa bolognese: la Lamborghini Murcielago. Il design era figlio del giovane talentuoso Luc Donckerwolcke, che ha realizzato un’auto dalla linea bassa e sinuosa e che termina con una coda rastremata e non spigolosa. Il nome dell’auto deriva da un famoso toro da corrida, che secondo la leggenda, nel 1879, resistette a 24 colpi di spada continuando a combattere con passione e tenacia tanto da fargli concedere l’indulto dal matador.

Tra i tocchi distintivi dell’auto ci sono le prese d’aria posteriori che si alzano ad alte velocità per garantire un maggior afflusso d’aria al possente motore V12. In spagnolo Murcielago significa “pipistrello”, e proprio come le ali di un pipistrello si alzano queste due paratie. La meccanica si rifaceva a quelle delle precedenti auto che hanno fatto la storia del brand. Motore V12 da 6.2 litri che eroga 580 CV e 650 Nm di coppia massima, montato posteriormente in posizione longitudinale. La prima versione montava un cambio manuale, che successivamente ha lasciato spazio ad un robotizzato. Le prestazioni della Murcielago erano da capogiro; 330 km/h di velocità massima e lo scatto 0-100 km/h in appena 3.6 secondi.

La Murcielago è rimasta in produzione per ben 10 anni ed è stata riproposta in varie versioni, tra cui una roadster. Quest’auto ha rappresentato la rinascita di un brand che ha vissuto anni difficili, avvicinandosi più volte alla sua fine. Rappresenta la capostipite di una nuova era che ha visto e sta vedendo Lamborghini affermarsi sempre più nel mondo come costruttore di auto sportive da sogno.

Il presidente Stephan Winkelmann

Il successo che sta avendo Lamborghini negli ultimi decenni è da attribuire anche all’ottima gestione di Stephan Winkelmann, che dal 2005 al 2016 ha ricoperto il ruolo di presidente e amministratore delegato Lamborghini. Ruolo che è tornato a ricoprire dal 1° dicembre 2020, dopo essere stato prima presidente di Audi Sport e dopo ancora presidente di Bugatti. Winkelmann si è dimostrato la persona più giusta per guidare la Automobili Lamborghini.

Ha saputo tenere sott’occhio il mercato, puntando sulle nuove tendenze del momento. Infatti ha fortemente voluto il SUV Urus, che ha permesso alla società di ritagliarsi una nuova fetta di mercato, ampliando la clientela e portando ad una maggiorazione dei profitti. Sotto la sua gestione, Lamborghini è riuscita a raggiungere numerosi record di vendita e, grazie all’ampliarsi della catena di concessionarie, Lamborghini sta prendendo sempre più piede nel mondo, affermandosi di fatto come uno dei principali produttori di super sportive di lusso.

Il programma “Direzione Cor Tauri”

Nel 2021 nasce il programma “Direzione Cor Tauri” (dal latino cuore di toro), che ha come obiettivo la decarbonizzazione graduale dei modelli futuri della società. Il piano di elettrificazione di Lamborghini punta ad un futuro più sostenibile, senza però rinunciare alle prestazioni e al piacere di guida che caratterizzano tutte le auto del brand. La Direzione Cor Tauri ha visto nascere la prima vettura elettrificata del brand, la Lamborghini Revuelto, definita il primo High Performance Eletrified Vehicle (HPEV). Una plug-in hybrid da ben 1015 cavalli che ha riscosso tantissimo successo. Infatti dopo il debutto avvenuto a marzo 2023, la Revuelto vanta un portafoglio di ordini che copre i primi due anni di produzione.

L’obiettivo della Direzione Cor Tauri è arrivare ad elettrificare l’intera gamma di veicoli a listino entro il 2024. Il prossimo step sarà la realizzazione di una prima Lamborghini full electric, una GT 2+2 a due porte, che arriverà nel 2028. Per guidare la transizione all’elettrificazione del brand verrà fatto un investimento enorme. In quattro anni verranno stanziati circa 1,5 miliardi di euro, la cifra d’investimento più alta nella storia del brand.

La Storia di Lamborghini: il capitolo successivo

Per gli appassionati Lamborghini rappresenta sportività, eleganza ed eccellenza. Dai primi anni della fondazione, la società è riuscita a riscuotere un notevole successo in poco tempo, grazie all’estro e al genio di Ferruccio Lamborghini. Dopo gli anni difficili Lamborghini si sta riscattando, riuscendo ad ottenere il successo che merita. Ancora oggi chi lavora in Lamborghini ha fatto propri gli ideali del fondatore: realizzare auto eleganti, sportive, lussuose, dal design unico e inconfondibile e soprattutto affidabili.

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